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La musica in Grecia e a Roma

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In Grecia
 
Il termine "musica" deriva dalla parola greca moysa cioè musa; quindi, per i Greci la musica era legata alle muse: a tutto ciò che risvegliava l'idea di  gradevole e ordinato.
Nell'antica Grecia la musica era un'arte che includeva anche la danza, la poesia, e anche la medicina e la magia.
In questo periodo, per quanto riguarda la musica, ci sono pochissime fonti scritte; la musica veniva tramandata oralmente.
Nel periodo classico si sviluppa la tragedia, una forma artistica i cui soggetti erano presi dalla mitologia. Con la tragedia, al dialogo si alternano i canti corali.
La musica serviva di accompagnamento e, durante la recitazione nel teatro a semicerchio, l'orchestra e il coro veniva posto tra la gradinata e il palco.
 


 
 
 
 
Gli strumenti musicali più comuni erano la cetra e l'aulos (una specie di flauto). Erano usati anche strumenti a percussione come i tamburi e i cembali.
I greci  organizzarono le note secondo suoni discendenti e ascendenti. Inoltre, anche nella poesia la metrica nasceva dalla durata delle sillabe e il ritmo della poesia creava la musica. 
Per i Greci, la musica aveva anche una funzione educativa. Secondo il filosofo Platone, la musica arricchiva l'anima come la ginnastica irrobustiva il corpo.
   
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A Roma
 
Nel 146 a.C. i Romani conquistano la Grecia, di cui  assorbono usi e costumi, compresi quelli musicali.
Prima della conquista della Grecia, a Roma la musica era quella di origini etrusca e italica. Anch'essa veniva abbinata agli spettacoli, ma solamente con l'utilizzo di semplici strumenti di metallo, usati anche in campo militare.
 
 
 
 
 
 
 


 
 
Dopo la conquista della Grecia, a Roma la musica cambiò radicalmente, anche perché nella città capitolina arrivarono molti artisti, filosofi e intellettuali greci.
E' così che anche a Roma, piano piano, nascono tragedie e commedie sull'esempio di quelle greche; la musica si arricchisce del sistema musicale greco con l'aggiunta, però, di elementi di origine italica e con moltissimi strumenti a fiato come la tibia, la buccina, il lituus, la tuba e strumenti a percussione.
Nel frattempo, a Roma, nasce anche l'organo idraulico.
La musica però, a differenza dei Greci che la ritenevano una 
componente fondamentale dell'educazione, per i romani aveva solamente un carattere spettacolare: veniva utilizzata soprattutto per i divertimenti e le feste in onore degli dei e dell'imperatore. A Roma, infatti, la musica accompagnava molti spettacoli come quelli dei gladiatori o quelli del teatro popolare come la pantomima. 
 

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